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21/02/2019
Lavello in cucina: materiali, forme e integrazione nel piano di lavoro

Lavello in cucina: materiali, forme e integrazione nel piano di lavoro

Il lavello è forse l'oggetto più trascurato nella scelta degli elementi che andranno a comporre la cucina. Eppure esistono moltissimi modelli, diversi per forma, colore, dimensione e modalità di integrazione con il top. Scopriamoli insieme!

In questo articolo andremo ad esplorare insieme questo mondo e ti fornirò tutti i dettagli necessari per permetterti di scegliere il lavello da cucina ideale per le tue esigenze. Iniziamo dividendoli per materiali, forme e integrazione con il top.

Materiali per il lavello da cucina

Acciaio inox

Questo tipo di materiale porta con sé diversi vantaggi, primo tra tutti, l’igiene. Un’altra caratteristica importante del lavello in acciaio inox è la resistenza agli agenti esterni: resiste al calore, non arrugginisce e non annerisce nel tempo. La sua unica debolezza è il calcare, che accumulandosi può macchiare la superficie. Per risolvere questo problema basta ricordarsi di asciugare il lavello con un panno morbido ogni volta che viene utilizzato. Sono consigliati, per un’azzeccata scelta stilistica, in cucine industriali e moderne e ne esistono in diverse finiture, dalle texturizzate alle antigraffio.

 

 

Ceramica

Il materiale della tradizione, scelto negli anni perché durevole sotto molti aspetti. È infatti resistente alle alte temperature, ai graffi, ai germi, al calcare e, per natura stessa di questo materiale, non assorbe nessun tipo di odore. L’unica cosa che può danneggiarlo è un urto violento.

Fragranite®, Silestone®, Cristadur® o Corian®

Queste tipologie di materiali sono, insieme all’acciaio inox, tra le più diffuse in commercio e vengono spesso preferiti all’acciaio inox stesso per il loro aspetto piacevolmente più “caldo”. Essendo realizzati in materiali compositi, possono essere concepiti in diverse forme e colori, per accontentare le esigenze di ogni cliente. Sono tendenzialmente molto resistenti a germi, abrasioni, acqua e temperature elevate e l’unico difetto riscontrabile è la tendenza, se non puliti e trattati a dovere negli anni, a formare macchie e aloni. Assomigliano molto al quarzo: ne abbiamo parlato qui.

 

 

 

Marmo, granito e pietra naturale

Questi tre materiali, naturalmente, sono indicati per le cucine in stile classico ed offrono un impareggiabile look alla stanza, richiedendo però dei piccoli sacrifici. La loro porosità li vede tendenzialmente assorbire le sostanze con cui entrano in contatto. Questo comporta che, per la preservazione nel tempo, occorre pulirli accuratamente, quasi ad ogni utilizzo, con un detergente delicato e una spugna non abrasiva. In compenso, resistono bene agli urti e alle alte temperature.

Forme per il lavello da cucina

Mono vasca

Questo tipo di lavello è forse la scelta più stilosa, soprattutto in caso di lavello di grandi dimensioni (almeno 50 cm di larghezza). Sarà molto facile lavare stoviglie e utensili di dimensioni importanti, ma non sarà possibile lavare contemporaneamente il cibo. Naturalmente le difficoltà d’uso diminuiscono se si ha a disposizione una lavastoviglie, ma questo è valido per tutte le tipologie di lavello.

 

Due vasche

Sicuramente questo tipo di lavello è più pratico nell’uso quotidiano, consentendo di lavare e sciacquare le stoviglie in due vasche separate, che però, tendenzialmente, saranno di una dimensione minore rispetto al mono vasca. Anche la profondità, che varia dai 15 ai 30 cm, fa la differenza.

Una o due vasche con gocciolatoio

Il gocciolatoio è utilissimo in svariate situazioni, a partire dalle operazioni di lavaggio quotidiano delle stoviglie fino ad arrivare alla gestione delle pentole di grandi dimensioni. Il lavello con gocciolatoio è quindi una via di mezzo che permette grandissima versatilità, ma che richiede necessariamente una cucina (o quantomeno una zona lavaggio) di grandi dimensioni.

Integrazione con il top della cucina

Sopra top

Questa integrazione vede il lavello sovrapposto e successivamente fissato al top con una serie di ganci speciali e silicone. Questa è la soluzione più classica ed anche la più economica.

Sotto top

La seconda soluzione vede il fissaggio del lavello non più da sopra il top, ma da sotto. Esteticamente è più gradevole in quanto il bordo del lavello sarà nascosto dal top della cucina (che dovrà essere necessariamente in marmo, quarzo o pietra).

 

Filo top

L’ultima integrazione è anche la più tecnicamente difficile da realizzare e vede il bordo del lavello perfettamente il linea con il top della cucina, senza soluzioni di continuità.

E tu, hai già scelto il lavello per la tua nuova cucina? E tutti gli altri elementi?

 

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